In data 20 febbraio, in Gazzetta Ufficiale, è stata pubblicata la Determina DG/48/2023 dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che aggiorna la nota 96 sui criteri di appropriatezza prescrittiva dell’integrazione con vitamina D e con i suoi analoghi. L’aggiornamento è avvenuto in conseguenza alla pubblicazione di nuove evidenze scientifiche che hanno ulteriormente chiarito il ruolo della vitamina D in assenza di concomitanti condizioni di rischio.
L’AIFA si riferisce, in particolare, a due ampi studi clinici randomizzati, Vital (Nejm 2022) e Do-Health (Jama 2020) secondo cui la supplementazione con dosi di vitamina D più che adeguate e per diversi anni (oltre 5 anni nel primo studio e 3 anni nel secondo) non è in grado di modificare il rischio di frattura nella popolazione sana, senza fattori di rischio per osteoporosi.
Sulla base di questi studi, l’AIFA ha modificato sia le categorie di rischio che i livelli massimi di vitamina 25(OH)D sierica per la rimborsabilità.
A. Condizioni in cui è prevista la rimborsabilità senza necessità del test per la ipovitaminosi:
B. Condizioni in cui il rimborso è legato alla determinazione della ipovitaminosi:
* Le terapie remineralizzanti dovrebbero essere iniziate dopo la correzione della ipovitaminosi D.
Bibliografia:
Cod. aziendale: NPS-IT-NP-00195